Il 1° Febbraio 2024, il campus Durando del Politecnico di Milano ha ospitato il Convegno di Presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence.
Anche quest’anno artea.com ha avuto il piacere di figurare tra gli sponsor ufficiali e di partecipare come relatore dell’evento: il nostro CTO e Co-founder, Florindo Palladino, ha tenuto lo speech “Oltre il caos dei dati: trasformare l’overload informativo in opportunità con il Prompt Engineering”.
Osservatorio Artificial Intelligence: cos'è e cosa fa
L’Osservatorio Artificial Intelligence nasce nel 2017 da un’esigenza: soddisfare la crescente domanda di aziende pubbliche e private nei confronti delle nuove tecnologie abilitanti all’Intelligenza Artificiale (IA). Il fine è di formare una Community ed instaurare una rete di confronto, e quindi di networking, per poter indagare le reali opportunità dell’IA, combinando prospettive manageriali e tecnologie, grazie al contributo del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano.
L’Osservatorio si dedica allo studio, alla ricerca e all'analisi delle tendenze, delle applicazioni e delle potenzialità dell'Intelligenza Artificiale, ed in particolare vuole:
- identificare i trend principali e le modalità di investimento delle aziende italiane nelle tecnologie di IA.
- analizzare il grado di evoluzione delle grandi aziende e delle PMI italiane in relazione all'IA.
- esaminare i progetti di IA realizzati dalle aziende italiane.
- rilevare le tendenze tecnologiche dominanti nell'ambito dell'IA, incluse tecniche come Machine Learning, Deep Learning, Automazione Robotica dei Processi, Elaborazione del Linguaggio Naturale (NLP) e Intelligenza Artificiale Generativa.
- esplorare le tecniche fondamentali per lo sviluppo di soluzioni applicative basate su IA.
- esaminare le percezioni dei consumatori riguardo a prodotti e servizi potenziati dall'IA.
- discutere le questioni etiche sollevate dall'uso dell'IA.
+52% di crescita per l’IA nel mercato italiano
Dai risultati della ricerca dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, emerge che in Italia il settore dell’intelligenza artificiale sta conoscendo una fase di espansione notevole, con un incremento del mercato del 52% nel 2023, raggiungendo i 760 milioni di euro. Un avanzamento che dà seguito al +32% visto nel 2022. La maggior parte degli investimenti si concentra sulle soluzioni di analisi e interpretazione di testi, classificazione e sistemi conversazionali, mentre la Generative AI costituisce al momento il 5% degli investimenti.
L’IA è un argomento noto ormai alla quasi totalità degli italiani (98%) e ben il 29% possiede una conoscenza medio-alta della materia. Nonostante l’interesse diffuso, persiste però in Italia una certa preoccupazione, in particolare riguardo al potenziale impatto sul lavoro. È previsto infatti che l’automazione potrebbe sostituire 3,8 milioni di posti di lavoro in Italia nei prossimi dieci anni.
Dal punto di vista aziendale, i dati riportano che il 90% del mercato dell’IA è dominato dalle grandi imprese, con il rimanente diviso tra PMI e settore pubblico. La spesa media per l’IA vede in testa i settori Telco-Media e Assicurazioni. Sul fronte dell’adozione invece, mentre il 61% delle grandi imprese ha avviato progetti di IA, le PMI restano indietro con una quota di solo 18%.
L’analisi sulla maturità delle aziende nel campo dell’IA rivela poi che l’11% è all’avanguardia, il 23% è in fase di apprendimento. Malgrado la crescita del mercato e la diffusione dei progetti, persiste una sensazione di cautela, in particolare per quanto riguarda le implicazioni sul lavoro. Le proiezioni demografiche suggeriscono che l’automazione potrebbe aiutare a colmare un gap occupazionale in futuro, ma è chiaro che sarà fondamentale prestare attenzione alle esigenze formative dei lavoratori e alla distribuzione equa dei benefici derivanti da questa nuova tecnologia.
AI al centro: novità, applicazioni e regole
Florindo Palladino, CTO e Co-Founder di artea.com, è intervenuto durante il Convegno “AI al centro: novità, applicazioni e regole”.
Nello speech "Oltre il caos dei dati: trasformare l'overload informativo in opportunità con il Prompt Engineering" Florindo ha sintetizzato le sfide poste dalla gestione dei dati in azienda, suggerendo strategie pratiche per implementare il Prompt Engineering sui documenti aziendali, con casi di studio e applicazioni reali.
Il nostro CTO ha ricordato come nell’ultimo anno si sia diffuso l’utilizzo dell’IA Generativa, grazie all'utilizzo del linguaggio naturale nei sistemi conversazionali. Con tale tecnologia, è fiorita la disciplina del Prompt Engineering, che Florindo definisce come “l’arte di esprimere istruzioni, dette prompt, che hanno il fine di massimizzare l’efficacia e la precisione delle risposte che otteniamo dall’IA”.
In ultimo, Florindo ha ricordato le implicazioni etiche e le considerazioni sulla privacy relative all’uso dell’IA nella gestione dei documenti, sottolineando l’importanza di bilanciare innovazione e responsabilità. Fornendo una panoramica sulle prospettive future del Prompt Engineering e dell’AI nella gestione dei dati aziendali, ha dato una visione di come le organizzazioni possono continuare a evolvere e adattarsi in un panorama digitale che è in continua e rapida trasformazione.
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